sabato 28 luglio 2012

Cappuccino Milkshake

Lo sto ancora sorseggiando e mescolando la panna in superficie per renderlo denso e cremoso. Da quando ho visto i muffin al cappuccino di Mary nel suo blog, non ho resistito. Ho pensato che sarebbe stato un perfetto accompagnamento estivo: un Milkshake al Cappuccino! 


Per farlo mettete nel frullatore 150 gr di gelato alla stracciatella, mezzo bicchiere di latte e un caffé espresso (freddo). Frullate finchè il latte non farà la schiuma e versatelo nella tazza (o uno di quei FANTASTICI bicchieri vintage da milkshake che io non ho, purtroppo). Panna montata come se piovesse, spolveratina di cacao amaro ed...il topping. Io ho scaldato leggermente in un pentolino 3 cucchiaini colmi di cacao amaro setacciato, 1 cucchiaino raso di zucchero e 6/7 cucchiai di latte finché la crema non si fosse addensata un po'. In realtà ne ho versato un po' di questo topping proprio dentro al milkshake lasciandone da parte un cucchiaio per decorare la panna. 

Munitevi di cannuccia e....magari dei fantastici muffin al cappuccino di "A little place to rest"!

mercoledì 25 luglio 2012

Mini-pie amarena e crema alla vaniglia.

La ricetta che sto per proporvi sa di casa. O meglio, sa di casa mia perché ogni elemento di questa ricetta l'ho "rubato" ad un membro della mia famiglia oppure un parente. La base è di zia Mirella, fantastica cuoca che vive a Torino, per la farcitura si ringraziano mia mamma Gabriella per la crema pasticcera alla vaniglia e mio padre Gino per le amarene sciroppate homemade (con il cui sciroppo fa un vino di Visciole eccezionale). Come vedrete, le dosi saranno indicative, i procedimenti da far tappare le orecchie ai pasticceri ma vi giuro che erano scritti così nei vecchi ricettari che conservo!

Queste tortine per me sanno veramente di casa, spero che le possiate apprezzare anche voi. (Se resistete alla lettura del procedimento, c'è un consiglio per delle alternative alla farcia interessante...)


Ingredienti - per circa 10-11 tortine (ho usato lo stampo dei muffin)
Per la "frolla morbida" di Zia Mirella 
  • 300 gr di farina
  • 1 uovo
  • 100 gr di zucchero
  • 80 gr di burro
  • meno di mezza bustina di lievito in polvere
Per la crema pasticcera di Mamma Gabriella
  • 2 tuorli d'uovo
  • 3 cucchiai di zucchero rasi
  • 2 cucchiai colmi di farina 00
  • 2 bicchieri di latte non pieni (250 ml circa)
  • 1/4 di bacca di vaniglia
Per le amarene sciroppate di Babbo Gino
[Pesate le amarene e disponetele in un vaso di vetro con coperchio. Per ogni chilo, aggiungete 700 gr di zucchero e lasciatele macerare al sole per 2 settimane. ]
  • 200 gr di amarene sciroppate scolate 
Procedimento
Preparate la frolla prima di tutto. Partite dalla farina e dal lievito ed aggiungete il burro ammorbito. Lavorateli fino a che l'impasto non sarà ridotto in briciole e aggiungete lo zucchero poi  l'uovo. Lavorate l'impasto a mano finché non sarà omogeneo: la frolla deve essere friabile ma dovete essere capaci di formare un panetto che non si sgretoli. Se dovesse farlo, aggiungete un goccio di latte. Avvolgete il panetto nella pellicola e lasciatelo riposare in frigo per mezz'ora. Nel frattempo, preparate la crema. Mettete il latte sul fuoco con la bacca di vaniglia tagliata nel senso della lunghezza per estrarre i semi. A parte, in una ciotola, con una frusta lavorate i tuorli, lo zucchero e la farina. Quando il latte sobbolle, togliete la bacca e versatelo sull'impasto. Mescolate rapidamente e rimettetelo sul fornello a fuoco basso, sempre continuando a mescolare. Quando appaiono le prime bolle, la crema è pronta. Trasferitela in un piatto, copritela con la pellicola a contatto e mettetela in frigo a freddare. Ora è la volta delle amarene che, con l'aiuto di un coltellino (ed un paio di guanti in lattice per non macchiarvi), dovrete solamente denocciolare. 
Prendete la frolla dal frigo e stendetela col mattarello piuttosto sottile. Ricavate dei cerchi piuttosto ampi (ho usato una grossa tazza) in 3/4 della frolla stesa, dal resto ritagliate dei cerchi più piccoli (ho usato una tazzina da caffé). In ogni "buco" dello stampo dei muffin disponete un quadrato di carta da forno, poi il cerchio di pasta frolla più grande. Aiutatevi con le dita perché il cerchio copra l'interno dello stampo e sbordi di qualche millimetro. Mettete mezzo cucchiaio di crema e 6/7 amarene denocciolate, poi adagiate il cerchio più piccolo per chiudere la tortina, sovrapponendo i bordi della base di frolla sottostante per chiudere bene il tutto. Praticate una piccola incisione a croce col coltello sulla sommità e spennellate con burro fuso. Mettete in forno preriscaldato a 180° per circa 15-20 minuti o comunque finché le tortine non saranno dorate. 

N:B.Nella foto, la crema era ancora tiepida....
N.B. - Potete sostituire la farcia, per un'alternativa più leggera ma altrettanto golosa, con della frutta a pezzi e zucchero (pari a metà del peso della frutta). Certo, se scegliete le ciliege, ci starebbero bene anche delle mandorle tritate; oppure se preferite le pesche, degli amaretti sbriciolati ed un goccio di rum...ma, in questi casi, adieu légèresse

lunedì 23 luglio 2012

Bag con fogli di giornale.

Lo avete capito: il riciclo è una questione vitale per me. O meglio, io sono per l'"upcycle" (che fa sempre molto fashiontrendycool): prendi un banale rifiuto e gli dai una destinazione diversa tanto da regalargli una funzione addirittura più nobile di quella per cui è stato inventato. Le scatole dei dentifrici, gli interni dei rotoli di carta igienica, le scatole del tonno e molto altro meritano una seconda chance. Poi, ti passano sotto mano in casa ed in un attimo non li guardi più con li stessi occhi. Da qui all'accumulo anche delle scatole dei medicinali, credetemi, è un attimo. Inizierete a comprare scatole dell'Ikea per conservarli, a guardare con sguardo furtivo vostra madre che prende l'ultimo strappo di asciugatutto per salvare il cilindro grigio dalla pattumiera e a trovarvi tappi di sughero nei cassetti. Detta così fa paura, ma sei assalito dal "non si sa mai" e nel dubbio...

I giornali fanno parte di questo universo di rifiuti da rivalorizzare: farci un pacchetto regalo è un attimo, ma anche una busta regalo che si presta per tutto ciò che ha forma diversa dal parallelepipedo. 

 

Materiali
Per la bag:
- 2 fogli di giornale
- cucitrice
- biadesivo
- foratrice per la carta
- 8 occhielli salvabuchi (quelli per i quadernoni ad anelli)
- circa 1 metro di nastro resistente
- una scatola per le scarpe

Per la decorazione
- 2 cerchi di tulle riciclati da una bomboniera (quelli per tenere i confetti, per intenderci: sono stata fortunata: ne ho trovati due con il bordino avorio!)
- circa 50 cm di nastro colorato
- uno stuzzicadenti
- circa 50 cm di nastro raso bianco

Per fare la bag, prendete la scatola di scarpe della grandezza sufficiente a contenere il vostro regalo e iniziate a ricoprila con il foglio doppio (o i fogli, se necessario, che avrete attaccato insieme con del biadesivo). Iniziate come se si dovesse impacchettarla: avvolgetela per il lato lungo sovrapponendo i lembi del foglio di giornale e fissateli col biadesivo. Poi, procedete a chiuderla su un lato corto fissando la carta con la cucitrice ed il biadesivo. Lasciate l'altro lato libero ed effettuate un risvolto verso l'interno alto un paio di dita, sempre fissando con lo scotch. Ora togliete la scatola e modellate la bag sui lati facendo rientrare la carta in eccesso, proprio perché abbia le pieghe tipiche di queste buste. Effettuate con la foratrice 4 buchi sul risvolto del lato aperto, 2 da un lato e due dall'altro per fare i manici. Assicurateli con i salvabuchi ed inserite due pezzi di nastro della stessa misura avendo cura di annodare le estremità per fissare i manici. Voilà! (In ogni caso per la bag trovate un video-tutorial qui - anche se diverso da come ho proceduto)

Per le rose bianche, piegate in due il disco di tulle e poi, partendo dal lato lineare, iniziare ad arrotolare la metà destra verso quella sinistra formando un cono con la punta dello stesso nel centro del cerchio.Per quella di nastro, prendete uno stuzzicadenti ed avvolgetelo con il nastro partendo da un'estremità. Raggiunta l'altra, iniziate ad arrotolare attorno a questa il nastro piegato a metà con dei movimenti circolari avendo cura di ripiegare su se stesso il nastro verso l'esterno ad ogni movimento, come se lo stesse attorcigliando. Terminato il nastro fissate l'estremo con della colla o con ago e filo alla base della rosa e togliete lo stuzzicadenti. Legate il "mazzo di rose" con il nastro bianco. 


venerdì 20 luglio 2012

Inspiration#2: Giornali

C'è chi li legge da cima a fondo, chi li sfoglia a colazione, chi dà uno sguardo, chi li conserva....in ogni caso la vita del giornale è sempre molto breve. Le notizie invecchiano presto e loro finiscono nella raccolta carta. Però, non c'è niente come il giornale che possa rivivere una seconda vita o che ci ricordi più di tutti il ritmo della quotidianità. Il giornale, quello che odora di inchiostro e sporca le dita sfogliandolo, fa venire in mente una gestualità senza tempo. 
1. Il fotografo della realtà: Henri Cartier Bresson
2. Perché non una stoffa con una stampa simile ad un giornale?
Fantastica per una shopping bag o una tovaglia per un tavolino da caffè
- Etsy.com-

3. Allora funziona così: vi comprate l'ultimo ritrovato tecnologico
in materia di tablet e poi vi viene voglia di vintage. Semplice: collegate una
macchina da scrivere via USB e la usate come tastiera, sognando di essere in una
testata giornalistica degli anni '30
- USB Typewriter -


4. Se qualcuno conosce un film ambientato tra gli uffici di un giornale
 che fa ridere più di "His Girl Friday", mi faccia sapere. Finora, non ho trovato eguali!


 5. Il classico e più antico uso: come carta da regalo! Con un bel nastro,
con una coccarda fatta anche essa di giornale/rivista!
- How about orange - con tutorial



giovedì 19 luglio 2012

Picnic in Provenza con Grace e Cary

Momento evasione.
Ci starebbe bene ora un picnic su un fazzoletto di giardino dopo aver percorso strade piene di curve a dirupo sul mare. Sullo sfondo, il contorno morbido della costa con spiagge bianchissime e insenature piene di verde della Costa Azzurra. Lì, a due passi dal mare tra gli odori del Mediterraneo.
Un attimo, aspettate, questa scena la conosco. Protagonisti due icone di eleganza: Cary Grant e Grace Kelly. Sì, avete capito bene: è una scena di "Caccia al Ladro" di A. Hitchcock. Nel film il famoso ladro di gioielli John Robie (C.Grant), detto "il Gatto", decide di ritirarsi in Provenza e mettere fine ai furti. Lì conosce, presentandosi sotto falso nome,  Frances Stevens (G. Kelly) che però, pur essendone attratta, sospetta che sia appunto il famoso ladro. Quando i gioielli della signora Stevens vengono rubati, Robie cerca di smascherare questo suo emulatore e affermare la propria innocenza. Un film che trasuda grazia, ironia e una suspence straordinariamente delicata. 


E tra colori, profumi, immagini, un cocktail ci sta sempre bene. Ci vuole qualcosa di old fashioned, sofisticato (ma non troppo), frizzante, fruttato. 


Per un cocktail:
- mezza pesca noce
-  5cl di Martini bianco
-  Ginger ale
-  un rametto di rosmarino

Versate il Martini Bianco in un bicchiere da vino ben freddo e aggiungete mezza pesca tagliata a piccoli cubetti. Lasciate macerare per 10 minuti, aggiungete il ghiaccio ed infine terminate con il ginger ale. Tuffate un rametto di rosmarino. 
Cheers!


Eleonora

lunedì 16 luglio 2012

Torta soffice alla nocciola e pesche noci

Dopo un weekend lavorativo, perfino battere i tasti della tastiera diventa faticoso. Vestita come un pinguino (n.d.r. faccio la cameriera), con le abrasioni lungo il collo della camicia per il sudore, ho passato sabato e domenica a dispensare sorrisi a clienti esigenti che bevevano Coca-cola come cammelli e sgranocchiavano scampi arrosto. In tutto questo, ho pensato che nella vita spesso ci servono dei piccoli piaceri che non necessitano di troppe elaborazioni. Se la pazienza è la virtù primaria del crafter, del cameriere e anche del cuoco, ogni tanto c'è bisogno di una soddisfazione immediata. 
Perciò mi è tornata in mente questa torta che avevo provato un po' di tempo fa ed ha tutte le caratteristiche per una scarica di dolcezza in breve tempo: facile, golosa, soffice e di stagione.



Ingredienti (stampo 28 cm di diametro)
  • 200 gr di zucchero
  •  250 gr di farina 00
  • 70 gr di burro
  • 125 gr di yogurt bianco
  • 70 gr di nocciole sgusciate e pelate (ric. orig. 50 gr + 5 amaretti)
  • 3 uova 
  • 1 bustina di lievito
  • 1 limone non trattato
  • 2 cucchiai di Nutella (mia correzione)
  • 600 gr di pesche noci
Procedimento

Tritate le nocciole con lo zucchero e la scorza di limone grattugiata nel mixer. Trasferite il tutto in una ciotola e aggiungete le uova, il burro, lo yogurt. Sbattete con una frusta o lo sbattitore fino ad ottenere un composto omogeneo. Ora aggiungete la farina ed il lievito setacciati. Mettete una parte del composto in una ciotola a parte (circa 5 cucchiai abbondanti) e aggiungete la Nutella, mescolando bene per incorporarla ma senza "stressare" troppo il composto. Imburrate ed infarinate lo stampo, versate il composto "bianco" e poi quello con la Nutella distribuendolo a filo con un cucchiaio. Disponete sulla superficie le pesche tagliate a fettine ed infornate per 50 minuti a 180°. Decorate con lo zucchero a velo una volta tolta dal forno. (Liberamente tratto de "Il Cucchiaio D'oro")


Eleonora

venerdì 13 luglio 2012

Gufo Laureato con biglietto d'auguri a libretto

Periodo di lauree, periodo di ispirazione come avevo già preannunciato. Che ci volete fare: serve un pacco, un biglietto, un'idea....io faccio di necessità virtù. Sicuramente è un'occasione per sperimentare qualche nuova idea e rendere un po' originali (almeno si spera) gli auguri ai nuovi dottori. Certo, i libri della tesi ammuffiscono in un angolo del salotto ma ieri sera mi sono dedicata alla creazione di un gufo.



Sì, esatto. Proprio lui: un gufo laureato e pure cuoco, per un amica amante della cucina e blogger (non perdetevela!). Da un lato porta il tocco, mentre il suo "orecchio" sinistro porta appeso quello che è il biglietto di auguri. Cercherò di spiegare tutte e tre parti, anche se è davvero semplice. L'occorrente si fa presto ad elencarlo: 

- interno di un rotolo di carta igienica e uno della carta da cucina
- colore acrilico
- carta da regalo e cartoncino da scrapbooking
- colla vinilica
- un ritaglio di tela da punto croce
- nastro di raso
- 3 metri di filo di cotone rosso
- scatola di cereali vuota
- perforatrice per la carta

Per il gufo.
Colorate l'interno di un rotolo di carta da cucina con il colore acrilico grigio e quello della carta igienica di nero. Una volta asciutti tagliate una parte del rotolo grigio di altezza pari a quella del rotolo di carta igienica e piegate le estremità di un lato verso l'interno per sovrapporle: avrete così fatto le "orecchie" del gufo. Per fare gli occhi, utilizzate la carta da regalo per fare l'esterno colorato usando una moneta da 20 centesimi per tracciare la forma e del cartoncino nero per l'interno aiutandovi per delineare il cerchio 10 centesimi. Con il pennarello bianco accennate la pupilla degli occhi e, se volete fare una "gufa", anche le ciglia e ritagliate un angolino di carta da regalo arancio per il becco. Nella foto non si vede bene, ma il gufo porta un paio di ali che ho ritagliato a mano: in alto sono arrotondate e terminano con una punta. 

Per il grembiule, ritagliate un quadrato di tela da punto croce e coloratelo con un pennello a punta finissima e gli acrilici. Piegate un lato attorno ad un nastro di raso assicurandolo con della colla. Legate con un fiocco il grembiule al gufo.

Per il tocco.
1. Ritagliate un quadrato dalla scatola di cereali leggermente più ampio del diametro dell'interno del rotolo di carta igienica e, successivamente, un quadrato di cartoncino nero di 0.5 mm di lato più grande di questo ed un quadrato rosso di alcuni millimetri più piccolo. 
2.incollate il quadrato nero sulla parte colorata del quadrato di cartoncino ripiegando i bordi che avanzano sul lato grezzo dello stesso. Successivamente incollate sul lato grezzo il quadrato rosso, fissando ben bene anche i bordi ripiegati del quadrato nero.
Ritagliate a metà l'interno del rotolo di carta igienica nero e praticate delle incisioni ravvicinate e circa della stessa altezza da un lato del cilindro.
3. Ripiegate la parte incisa del cilindro verso l'interno e fissatela con la colla vinilica al centro della composizione di quadrati. Premete con le dita per alcuni minuti per far aderire le due parti. 
4. Ora è il momento del cordoncino. Ritagliate 7 pezzi di filo rosso lunghi circa 7/8 cm. Annodate il mazzo al centro con un filo lungo almeno il triplo degli stessi, lasciando da entrambe le parti del nodo la stessa quantità di filo. Piegate il mazzetto di fili dal lato opposto del cordoncino appena fatto e, facendo alcuni giri con un altro pezzo di filo, legateli insieme. Terminato il cordoncino praticate un foro con una matita sulla parte superiore del cappello ed inseritelo. Fissatelo con un pezzo di scotch.
5. Ritagliate dalla scatola i cereali un cerchio con diametro pari a quello della parte inferiore del appello ed incollatelo all'interno di essa per coprire. 

Per il biglietto d'auguri

1. Ritagliate dalla scatola di cereali dei rettangoli 6x4 in numero pari agli invitati alla festa di laurea/partecipanti al regalo più uno. 
2. Ricopriteli con rettangoli di carta da scrapbooking di diversi colori incollandoli sul lato colorato dei rettangoli di cartoni.
3. Forateli in un angolo con la perforatrice e infilateli ad uno ad uno nel nastro di raso. 
4. Scrivete sulla prima targhetta gli auguri e sulle restanti il nome degli invitati, uno per cartoncino. 

Con questo post partecipo al Linky Party di Topogina "Sono fatti miei!", visto che il mio umore in questo periodo causa tesi e in prospettiva di... quell'evento [dicuinondicoilnomeperscaramanzia]...


C'e' Crisi!

martedì 10 luglio 2012

Bracciali a catena.

"La mode oblige": i bracciali con charms e a catenella sono un accessorio indispensabile di questa estate. E noi, ce li facciamo a casa con pochi euro. Ho visto per il web che vecchi bracciali desueti vengono reinventati intrecciandoli con vari materiali e tecniche: ne ho sperimentate un paio utilizzando come base delle catenelle decorative che si trovano (a modiche cifre) in merceria. Poi, qualche cosina di recuperato per la casa: vecchi fili di cotone del puntocroce, un orecchino pieno di pendenti e del nastro di raso.
                           

Per il primo bracciale, ho utilizzato:
- catenella
- gancio e anelli per allacciatura (che trovate sempre in merceria)
- 4 fili di cotone da punto croce lunghi 5 volte la lunghezza del bracciale
- un vecchio orecchino con pendenti

La tecnica a cui mi sono ispirata è questa ma riporto comunque un mini-tutorial per spiegare meglio l'inserimento dei pendenti. 

Prima di tutto fissate con un nodo ad un estremo del bracciale i 4 fili. Divideteli in due: io ho scelto di usare un giallo-oro ed un marrone-tortora quindi li chiamerò così per distinguerli.Inserite ogni gruppo di fili in un ago per facilitare il lavoro
1. Fate passare il giallo-oro inserendolo passando da sotto l'anello.
2. Sovrapponete il marrone tortora al giallo oro.
3. Inseritelo nell'anello sempre inserendolo da sotto il bracciale.
4. Sovrapponete al marrone-tortora al giallo-oro e continuate fino alla fine del bracciale
Per inserire i ciondoli, dovete intervenire al punto 2: inseriteli ad intervalli regolari e continuate con il procedimento. Infatti si fisseranno senza dover fare particolari nodi o altro. 
Arrivati in fondo al bracciale, fermate con un nodo i quattro fili e tagliate le eccedenze

Per il bracciale blu:
- catenella
- 2 nastri di raso lunghi il doppio della catenella
- gancio ed anelli per allacciatura (trovati in merceria)

Annodate il primo nastro di raso nel suo centro ad un estremo del bracciale, lasciando la stessa quantità di nastro ai lati del nodo. Inserite l'altro nastro nel primo anello del bracciale, sempre lasciando la stessa lunghezza ambo i lati. Tenendo il primo nastro fermo per la lunghezza del bracciale, iniziate ad attorcigliare il 2^ nastro attorno ad esso ed al bracciale infilandolo in tutti gli anelli. (E' molto più semplice a dirsi che a farsi! Rimando al tutorial di questo sito, in caso di necessità.)
Annodate le estremità e mettete un po' di colla per assicurare il nodo. Girate il bracciale terminato sottosopra ed infine con l'aiuto delle pinze mettete il gancio per l'allacciatura




giovedì 5 luglio 2012

Lemon Curd

Il mio primo tentativo di cucina anglosassone lo dedico al Lemon Curd, questa delicatissima salsa dolce al limone che serve per accompagnare il pane tostato, dolci e si presta anche alla farcitura di profumate crostate. Per chi a colazione non rinuncia al burro e marmellata, è una valida alternativa nonchè molto molto sfiziosa. 


La ricetta che riporto è quella di un libro di cucina comprato a New York qualche anno fa da Williams&Sonoma dedicato alle colazioni e ai brunch: altre ricette da testare sicuramente verranno pescate da questo volume che rischiava di farmi pagare la sovrattassa per la valigia. In ogni caso, ne valeva la pena.

Ingredienti (per circa un piccolo vasetto )

  • 3 tuorli d'uovo
  • 50 ml di succo di limone
  • 60 gr di zucchero
  • 20 gr di scorza grattugiata di limone
  • 70 gr. di burro a temperatura ambiente.
1. Lavorate in un pentolino con una frusta i tuorli, lo zucchero, il succo e la scorza di limone fino a quando lo zucchero sarà sciolto.
2. Mettete il pentolino sul fuoco a bagnomaria e, sempre girando con la frusta, fate addensare il composto fino a "nappare" il cucchiaio (cioè immergendo un cucchiaio di legno e poi ritirandolo fuori resta uno strato denso di crema). Ci vorranno circa 10-12 minuti. Attenzione sempre a non far bollire il composto!
3. Una volta addensato, unite il burro. Fate dei tocchetti e incorporateli ad uno ad uno con un cucchiaio, aspettando che sia ben assorbito prima di aggiungerne altro. Deve venir fuori un composto abbastanza denso.
4. Togliete dal fuoco il composto e versatelo in una ciotola, immersa nell'acqua fredda e girate di tanto intanto finché non si sia raffreddato. (La scorza di limone grattugiata dona un aspetto rustico al lemon curd ma se lo preferite più cremoso, potete setacciare la salsa una volta tolta dal fuoco).

Spalmatelo sul pane tostato, su dei frollini, sulle fette biscottate: la sua dolcezza agrumata ed aspra si abbina molto bene anche basi molto zuccherate. Si può conservare in frigo per 3 giorni. 

Eleonora

mercoledì 4 luglio 2012

Inspiration#1. Lauree a go-go

Periodo di lauree. Amici che dicono addio all'università, che si affacciano verso una nuova prospettiva, un nuovo mondo ed ambiente. E penso che toccherà anche a me, prima o poi, diventare grande. Ma prima delle riflessioni e dei grandi ragionamenti intimisti: FESTEGGIAMO! 
Regali, aperitivi, applausi, corone d'alloro, foto, bouquet, tocchi, rosso (anzi porpora), parenti, amici,etc.!
Sto lavorando ad un progettino per una mia amica che si laurea a breve ma non posso mostrarlo. Capite, l'effetto sorpresa. E' tutto lì pronto, ma niente non posso proprio sciuparmelo perciò vi farò attendere qualche giorno. Nel frattempo, vi mostro cosa mi ha ispirato per questo mio ultimo Do-It-Yourself creativo: giusto qualche idea dal web. 

La semplicità ed i colori giusti.
via Design Seeds
Qualunque sia il regalo, una gift box così
è di sicuro successo.
via Kate's Papeterie
Cupcakes' toppers a tema.
via Bakerella
Se deve esserci del rosso, un Red Velvet cupcake
ci sta davvero bene.
via Cake. (con ricetta)
Un cocktail, sempre rosso. Per brindare.
Vodka, Campari, una spruzzata di succo di limone
e una di succo di arancia o pompelmo.
via Design Sponge

via Etsy
La saggezza e i colori del gufo per dei biglietti
d'auguri geniali come Anacleto
via Etsy

Ah, dimenticavo. Un mio modestissimo pacchetto per una laurea. Carta da pacchi, spago da cucina, fiocco rosso di raso doppio ed una scritta fatta con delle lettere in silicone adesive componibile in rilievo e del comune inchiostro da timbri. Per il bigliettino, un ritaglio di carta bianca immerso nel caffè (per l'effetto invecchiato). 


Eleonora

lunedì 2 luglio 2012

Una cortesia per Tom Collins


Vi presento una mia nuova conoscenza : Mister Tom Collins. 
E' un semplice cocktail molto rinfrescante le cui origini risalgono all'epoca delle colonie britanniche di inizio Ottocento. Precisamente è un "highball" cioè una bevanda con un liquore di base a cui si aggiunge una bevanda gassata e....tanto ghiaccio.Tom ha moltissimi cugini come John, Pedro, Sandy ma si narra che lui sia l'originale. Non chiamatelo Gin Lemon: rpudia qualsiasi legame di parentela!
Ecco come si prepara:

In un bicchiere tumbler alto freddissimo mettete un cucchiaino di zucchero con il succo di mezzo limone. Aggiungete il ghiaccio (meglio se tritato), 6cl di gin e riempite con il seltz (io: acqua tonica). Mescolate leggermente  guarnite con una fetta di limone.

Questo cocktail per la sua origine, la sua storia ed il suo sapore mi ha riportato alla mente un romanzo che adoro: "Cortesie per gli ospiti" di Ian McEwan. Il potere immaginifico di questo libro evoca la staticità e la lentezza dei ritmi di una ignota città marittima, dove il caldo torrido è protagonista tanto da incidere sull'umore e la stanchezza dei personaggi. Una coppia inglese in vacanza fa un incontro che interromperà la sua ritualità vacanziera: un individuo misterioso e sua moglie celano dei segreti che coinvolgeranno anche gli ignari turisti. Un romanzo la cui atmosfera rarefatta dalla calura fa tingere di surreale tutta la storia. Da leggere, magari con Tom Collins a portata di mano.