giovedì 18 aprile 2013

Round-up di novità

Non sono stata rapita dagli alieni, né dalle forze oscure. Certo, ero in lutto per il destino della povera Italia, ma non è il motivo per cui sono scomparsa dal blog per due settimane. 
Mea culpa e spiegazioni.
In queste settimane la creatività non mi ha per niente abbandonato. In realtà, ho lavorato ad un video di animazione tipografica per un'iniziativa dell'Università di Macerata. Nonostante mi sia laureata, continuo a fare parte di un gruppo di studenti che da qualche anno a questa parte segue una serie di programmi dell'università e si occupa dell'organizzazione di qualche evento. Le "Alberico Gentili Lectures" per il secondo  anno porteranno nella mia università un professore prestigioso per un ciclo di 3 lezioni e per promuovere l'evento abbiamo pensato ad un video da diffondere per attirare gli studenti.
La creatività, insomma, non mi ha abbandonato: con lo spirito della dilettante, ho pensato ad una grafica e studiato alcune animazioni con un programma davvero "challenging". Come primo tentativo, certo, ha molto da migliorare ma speriamo piaccia e diverta. Aspetto le vostre opinioni!


Con il mio solito ritardo proverbiale, ringrazio sia XV Mind che Lucia di "oggi mi sento creativa" per i premi che mi hanno assegnato. Il liebster Award l'avevo già appuntato al petto e mostrato in passato: in ogni caso, è sempre bello avere conferme. Grazie, grazie, grazie. Il premio "Versatile Blogger" entra con una gran fanfara nella mia Hall of Fame (che devo ancora collocare da qualche parte in un questo blog" e non posso che esserne immensamente felice. A volte la mia versatilità scivola nella confusione, ma nessuno è perfetto. Many, many thanks Lucia. Ovviamente l'onore di ricevere tali premi, proviene anche dal fatto che sono due blogger davvero creative: se non lo avete già fatto, buttate un occhio nei loro blog!


Ancora un enorme grazie ad Alex per la Raccolta di regali fai-da-te +  tutorial: sono presente ben tre volte. E, soprattutto, con la sua raccolta ho potuto trovare delle idee sensazionali! Credo profondamente nei regali fai da te: sono originali, personalizzati e pieni di affetto di chi li crea. Anche qui, vi consiglio di fare un salto e di partecipare al suo Link Party dedicato ai "Regali fai date".


Ultimissima novità: tra qualche settimana lascio i lidi natii per le terre del Nord Europa. Uno stage e la speranza di trovare un lavoro, fare esperienze, conoscere cose nuove e nuove opportunità. La creatività viaggerà sicuramente con me e speriamo di trovare posto per qualche attrezzo da crafter in valigia. 

Eleonora


sabato 30 marzo 2013

Marchigian Coffee

Il titolo strambo si riferisce ad un esperimento di adattamento nazionale di un noto coktail/bevanda notoriamente irlandese. E' come se gli elfi celtici, le pecore delle isole Aran e la birra stout si spostassero nella mia regione. L'immagine non evoca moltissimo, anzi, assomiglia di più ad un trapianto alla Frankestein. 
In effetti, volevo rendere omaggio alle Marche - unica regione con un nome al plurale e spesso dimenticata in: fatti di cronaca nera (fortunatamente) e meteo nazionali - in un momento di inaspettato campanilismo. Ebbene sì, sono una ragazza di provincia vissuta tra le dolci colline del maceratese ricche di scorci che donano serenità e persone ospitali, nonché di un'ottima tradizione culinaria (please, google "Vincisgrassi"). Con i suoi limiti, è una regione in cui si vive bene con il mare a portata di mano e la montagna verdeggiante dietro l'angolo, un museo all'aperto da visitare passando di paese in città. Dopo questo momento di promozione turistica del tutto disinteressato e quindi sincero, torniamo al "Marchigian Coffee".


Il procedimento è dell'Irish Coffee, ma gli ingredienti sono stati sostituiti in parte con bontà autoctone. Nella fattispecie, ho utilizzato il caffè d'orzo all'anice prodotto nel maceratese e il liquore all'anice (alias mistrà). Il caffè d'orzo mi evoca ricordi d'infanzia, di quando mia nonna lo preparava tutti i giorni con tanta pazienza mescolando il caffé in un pentolino d'acqua sul fuoco. L'anice è una delle mie passioni: giusto un po' dopo il caffè nella stessa tazzina è un rito locale molto diffuso. Per par condicio, nomino i miei due preferiti: l'Anice secco Varnelli (gusto asciutto, distilleria di Pievebovigliana ) e l'Anisetta Meletti (gusto amabilmente dolce, distilleria di Ascoli Piceno). Anche qui, non è pubblicità, ma promozione del territorio. 

"MARCHIGIAN" COFFEE

3 parti di liquore all'anice
1 cucchiaino e mezzo di zucchero di canna
8 parti di caffé d'orzo o di cafféd'orzo all'anice
panna liquida

Mescolate il caffé bollente con lo zucchero nel bicchiere e aggiungete successivamente il liquore all'anice. Shakerate la panna per alcuni secondi e adagiatela nel bicchiere facendola colare sul dorso di un cucchiaio. Spolverate con il cacao amaro

(adattato da "The little black book of cocktail" di V. Reynolds) 




Avete notato i cucchiaini di cioccolato??? Una cara amica mi ha regalato lo stampo in silicone per farli: basta sciogliere il cioccolato fondente e colarlo nello stampo fino a che il cioccolato non indurisca. Mi sembrava un accompagnamento goloso per un cocktail caldo come l'Irish/Marchigian Coffee...magari da tuffarli direttamente all'interno.

Con l'occasione, auguro Buona Pasqua a tutti. Rilassatevi e sgranocchiate le uova di Pasqua in compagnia, mi raccomando!

Eleonora

martedì 26 marzo 2013

Pacchetto musicale

Questo clima alquanto invernale la mia creatività subisce battute d'arresto inaspettate. Già si potrebbe immaginare soggetti floreali e colori pastello, poi ti affacci dalla finestra e vedi un fiocco di neve. 
Evitando disquisizioni sul "non ci sono più le mezze stagioni" e smettendo di enucleare improbabili scuse alla mia poca assiduità, vi lascio con un progetto molto molto semplice. 

Un packaging dell'ultimo minuto con una tag molto facile da realizzare e a tema musicale.


Per il pacchetto, basta un po' di carta da pacchi e una striscia di carta di riso piegata in tre a fare da decorazione ulteriore nel senso della lunghezza. Se guardate ben bene la tag, le note non sono completamente disegnate. 


La parte divertente consiste nel prendere la foratrice per i fogli e "azzannare" del cartoncino colorato. Poi incollare a caso i pallini e disegnarci le note come più vi piace. Infine, con un pezzo di carta assorbente leggermente inumidito tamponate prima sul colore acquarello preferito (o più di uno come nel mio caso), poi sulla tag. 

Ultimo passaggio, incollate la tag di cartoncino chiaro su di un altro con le dimensioni leggermente maggiori ed abbinarlo, così, alla carta del vostro pacchetto.

Un consiglio: se il clima non permette, consolatevi con della buona musica. Palliativo indoor, ma sicuramente efficace. 

Eleonora

venerdì 15 marzo 2013

Muffin al mais dolce

Cimentarmi col salato, non è proprio da me. Non che un bel piatto di pasta non mi faccia venire l'acquolina in bocca, però è tutta una questione di curiosità. Se facessi quel cupcake grondante di cioccolato e burro, come verrebbe? Questa torta se l'arricchissi con delle noci, che sapore avrebbe? 
Questi muffin al mais dolce mi hanno conquistato: di base, si tratta di una ricetta salata ma il sapore rimane più verso il neutro con un dolce profumo di mais. Soffice e spugnoso nella consistenza è ottimo per un brunch: un velo di burro su ogni boccone o il vostro affettato preferito come accompagnamento. 



Ingredienti (15-20 mini muffins) 

  • 150 gr di farina 00
  • 150 gr farina di granoturco fine macinata a pietra (ric. orig 100 gr)
  • 3 cucchiaini di lievito in polvere
  • 1 cucchiaino di sale
  • 300 gr di latte
  • 2 uova
  • 2 o 3 cucchiai di  miele (eliminatelo per avere un sapore meno dolce)
  • 150 gr di mais dolce cotto a vapore (ric. orig. 200 gr)
  • 50 gr di Asiago grattugiato o altro formaggio non troppo saporito (ric. orig. cheddar)
  • 1 cucchiaio di olio d'oliva (ric. orig. olio "neutro" cioè un olio più leggero come quello di mais)
Unite tutti gli ingredienti partendo da quelli solidi, poi i liquidi, infine il formaggio e il mais. Ungete una teglia per muffin riempiendo gli stampini per 3/4 e cuocete a 180° per 15/50 minuti. Fateli raffreddare prima di consumarli.

Io ho usato degli stampini in silicone quadrati: un regalo davvero graditissimo per il mio compleanno e al primo test mi hanno subito soddisfatto. La cottura omogenea e la forma della base danno un aspetto davvero invitante ai muffin, no?

Eleonora

martedì 12 marzo 2013

Segnaposto con coniglietto pasquale origami

Basta un weekend soleggiato per sentire la primavera alle porte. Poi, ti svegli un lunedì è c'è il diluvio universale. Per gli amanti dell'infradito tutto l'anno, bermuda forever fan, immagino sia una grossa delusione. Personalmente, mi pare quest'anno di non aver vissuto neanche il vero rigido inverno. Sarà la posizione geografica, sarà che un bel freddo secco a me non dispiace, ma mi pare che qui sia stata tutta una mezza stagione. 
In ogni caso,Pasqua e tutti gli annessi (conigli pasquali, uova colorate, pulcini color giallo paglierino) è dietro l'angolo. Per la tavolata di Pasqua, ho pensato ad un segnaposto un po' minimal e - come vuole ogni segnaposto che si rispetti - di facile e rapida esecuzione. 


Per realizzarlo sono sufficienti:
- una molletta per il bucato in legno
- qualche ritaglio di carta di riso
- asticella in legno per modellismo ( si trovano nei negozi di bricolage e sono facili da tagliare)
- quadrato di carta origami (io ho diviso in 4 un foglio da 15 cm di lato)
- nastro di raso
- colla vinilica, colla a caldo, forbici

1. Distribuite un sottile strato di colla vinilica su un lato
della molletta in legno.
2. Dopo aver atteso per pochi secondi, adagiate un pezzo di carta
di riso tagliato grossolanamente in maniera uniforme.

3. Ripetete l'operazione su entrambi i lati e ritagliate
gli eccessi con le forbici. Tagliate anche 7 pezzetti
di legno dall'asticella della stessa lunghezza.
4. Con la colla a caldo, attaccate i legnetti
a formare una sorta di staccionata. Incollate anche un coniglietto
eseguito con la carta origami (tutorial qui)
Basta legare il tovagliolo con un bel nastro a tema, pinzarlo con la molletta decorata e, magari, aggiungere un bigliettino con il nome degli invitati. 

Concludo, mostrando la mia gioia per aver vinto e ricevuto il pensiero di Maria di Violet Wool per il suo blog Candy Londinese. Il nastrino in palio è davvero carino: spero di utilizzarlo presto e fargli onore. Grazie davvero, Maria!

Eleonora

giovedì 7 marzo 2013

Eccles cakes

Mi diverte quando in pochi minuti si riesce a creare qualcosa di notevole.
Parti senza aspettative e ti ritrovi a dire "Ah, però!". Il momento dell'illuminazione è divertente, ma lo è anche quando la realizzazione è davvero rapida, una concentrazione di pochi momenti per un risultato di cui essere fieri. 
Non è filosofia: ho fatto dei biscotti che mi sono venuti bene al primo colpo e con poco sforzo. 
Sono gli Eccles cakes, biscotti di pasta sfoglia ripieni british, ottimi con il té e per recuperare "un dolce dell'ultimo minuto".



Ingredienti (ricetta da Yummy magazine n°11)

  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • 50 gr di burro + 2 pizzichi di sale (oppure burro demi-sel)
  • 50 gr di zucchero di canna
  • 125 gr di uvetta
  • 50 gr di arance candite a cubetti (io: 50 gr di marmellata di limoni homemade)
  • 4 pizzichi di cannella
  • 4 pizzichi di misto spezie (io: noce moscata)
  • 1 rosso d'uovo + un cucchiaio di latte
  • zucchero di canna per decorare
Procedimento

1.Accendete il forno a 180°.
In un pentolino scaldate il burro salato (o il burro col sale) e aggiungete lo zucchero. Mescolate finché non si sarà sciolto, spegnete e aggiungete l'uvetta, la marmellata, le spezie e la cannella. Fate raffreddare.

2. Nel frattempo, dal rotolo di sfoglia già steso ricavate dei cerchi di 7 cm di diametro con un bicchiere e mettete un cucchiaio abbondate in ognuno del composto. Chiudete a pacchettino come in foto. 

3. Mettete i pacchettini capovolti, cioè con la parte chiusa appoggiata sul piano di lavoro e schiacciateli leggermente con il mattarello. 
Dovranno avere un diametro di circa 6 cm. Anche in questo caso, come in foto.

4. Adagiate le Eccles cakes su una teglia rivestita di carta da forno e fate tre piccole incisioni con la punta del coltello sulla superficie di ognuna. Spennellate con l'uovo misto al latte e cospargete di zucchero di canna.

5. Infornate e cuocete per circa 15 minuti. 


Immagino che l'uso della pasta sfoglia non sia proprio canonico e, dopo alcune ricerche, la tradizione mi conferma questo mio dubbio: pastry puff, gente. Ergo, una pasta sfoglia fatta in casa sarebbe molto più gradita. Ma data la rapidità della realizzazione, immagino che possiamo soprassedere e goderci questo comfort food in pace. 

Eleonora

giovedì 28 febbraio 2013

Etichetta per valigia

Ancora il viaggio, ancora un accessorio indispensabile per una partenza organizzata. Non solo organizzata: molto all'insegna del fai-da-te e della personalizzazione, come ci piace. 
La settimana scorsa, il portapassaporto; questa settimana, un'etichetta per valigia in coordinato. Una frase sul retro ( ispirata a Frank Sinatra: "Come fly with me, let's fly, let's fly awaaaayyyy") e una piccola taschina plasticata per inserire un cartoncino estraibile con i dati personali. 
Ovviamente il "Let's fly away" non è un invito per i malintenzionati a rubarvi la vostra valigia e saltare sul primo aereo. Mi aspetto un'interpretazione più romantica della frase!



Per realizzarlo ho usato 3 rettangoli di stoffa, un rettangolino di plastica (ho usato un plexiglass molto leggero), un moschettone (io l'ho riciclato da una vecchia borsa). 


a. lato fronte 10.5 cm x 8 cm.



Dopo aver ritagliato la stoffa, ho disegnato la frase con la matita e successivamente ho ricamato con il filo di cotone a punto scritto.


b. lato retro 10.5 cm x 8 cm. + plexiglass 6.5 x 5 cm.

Prima di cucire il plexiglass alla stoffa, con l'ago ho forato tutto il perimetro nei punti dove pensavo di far passare il filo. In questa maniera, al momento di cucirlo al retro, il mio lavoro è stato di gran lunga facilitato.



c. striscia del moschettone 10.5 x 8 cm


Piegate in due il rettangolo nel senso della lunghezza e cucite le estremità libere a 0.5 cm dal bordo. Piegate verso l'esterno le "alette" che si sono formate aiutandovi con il ferro da stiro. Rigirate al contrario la stoffa e schiacciate il "tubo" lasciando la cucitura al centro.Stirate di nuovo per dare la forma e definire i bordi. Inserite il moschettone e piegate in due la striscia


Per assemblare i pezzi seguite questo ordine, appoggiandoli sul tavolo: 1) pezzo b. con plastica verso l'alto (come in foto) + 2) pezzo c. piegato in due con le estremità libere coincidenti con bordo laterali dx di b. ed il moschettone verso l'interno + 3) pezzo a. al rovescio, cioè con il dritto della scritta verso il tavolo d'appoggio. 
Imbastite lasciando una fessura di 4 cm circa su di un lato e cucite con la macchina. Rivoltate, stirate la stoffa (soprattutto gli angoli), imbastite la parte ancora aperta rimettendo all'interno il bordo e cucite tutto il perimetro nuovamente. 

Eleonora


giovedì 21 febbraio 2013

Porta passaporto e documenti di viaggio

La verità è che sono ancora in recupero. Recupero ore di sonno, recupero forze, recupero voglia di fare e darmi da fare. Le giornate a partire dal giorno successivo della mia laurea sembrano durare 4 ore. Sono passati 3 mesi, ma per me è come se fossero passate 3 settimane. In teoria, dovrebbe essere tutto il contrario: ora che vivo una fase di limbo in cui cerco opportunità, faccio colloqui di lavoro e studio (yes, again), dovrei percepire le giornate come ere geologiche. Insomma, mi aspetterei di stare davanti al pc e vedere la comparsa e la scomparsa dei dinosauri, un brontosauro dalla finestra, un paio di glaciazioni, l'uomo di Neanderthal che affila la sua lancia rudimentale di pietra. Cose così. E non, invece, avere l'impressione di essere sulla Delorean con Doc che mi fa schizzare da un decennio all'altro. Magari sono in un buco nero e non me ne sono accorta. Magari, è il momento di cercare seriamente di definire il mio futuro...senza viaggi temporali fantascientifici, possibilmente. Piuttosto, preferirei dei viaggi reali!


A questo proposito, ecco il mio ultimo esperimento: un porta passaporto ( e documenti di viaggio vari). Mi sono disegnata un pattern non troppo complesso e scelto una stoffa che si potesse cucire facilmente (tessuto Ikea). Niente imbottiture ingombranti, né troppe tasche: viaggio con il minimo indispensabile di solito (per scelta e per le restrizioni delle compagnie low-cost) e ho pensato di ridurre gli ingombri. Unico vezzo: la copertina l'ho arricchita con una mongolfiera di feltro con delle cuciture a vista. 






All'interno, appunto, ho realizzato una tasca appositamente per il passaporto e un'altra con la sommità aperta perché potesse contenere i biglietti aerei e altri documenti più ingombranti: voucher di viaggio, carta d'identità, block notes, una mappa...


Eleonora

venerdì 15 febbraio 2013

Fermalibri con bosco incantato di feltro


L'ispirazione per questo progetto mi è giunta da una creazione che ho visto su anthropologie.com : un bookend (oh, yeah) di legno chiaro con un piccolo bosco decorativo on top. O meglio, da una blogger che ha rifatto una sua versione ispirandosi all'oggetto di design citato. [Tutto qui]

In questo circolo virtuoso del web che io adoro totalmente, mi sono inserita anche io con la volontà di fare un fermalibri in legno con una decorazione. Sempre rimanendo nel tema della foresta, io ho cercato di realizzare un bosco molto più colorato (e molto più nelle mie corde).

                                    

Ho realizzato due fermalibri a partire da due parallelepipedi di legno di gelso: pesanti, grezzi e bellissimi. Tagliati e sagomati da mio padre, il tutto fare. Legno casalingo, insomma, che regge DAVVERO i libri! Io così nodoso e naturale, lo trovo già bellissimo: moderno e antico allo stesso tempo. 

E sopra? Due boschettini di feltro colorato dall'aspetto un po' surreale ma molto "cute", no? E il prato fatto di girelle di feltro sicuramente contribuisce all'effetto "Willy Wonka". Per realizzarli basta un po' di feltro, fermacampioni, ago e filo, tanta colla a caldo. 


In dettaglio, cerco di spiegare brevemente i semplicissimi passaggi per realizzarli. Io li ho creati in un pomeriggio domenicale uggioso e deprimente: capite il bisogno di colori sgargianti! Tutto accompagnato da buona musica e una quantità interminabile di pop-corn. 
A lavoro!
1. Prima di tutto ricavate delle sagome a cono che saranno le chiome degli alberelli. Ritagliate dei coni di feltro di due dimensioni formati da due lati rettilinei e congiunti da un arco circolare fatto col compasso.
2. Mettete i due lati a combaciare come nell'immagine e fissate con il punto filza (un paio di passaggi)
3. Svoltate il feltro, facendo andare la cucitura all'interno
4. Ottenuti i coni, inserite i fermacampioni aiutandovi con dei fori praticati con la punta delle forbici. Fissate bene i fermacampioni, aprendo le ali all'interno e modellando la sagoma.
5. Imbottite i cotoni (io ho usato del cotone idrofilo perché non avevo l'imbottitura a portata di mano) e cucite con il punto filza l'estremità. Tirate con forza gli estremi del filo e annodateli per chiudere il cono.
6. Ritagliate una striscia lunga di feltro marrone e attorcigliatela su se stessa aiutandovi con la colla a caldo e fissatela alla base della chioma: ecco i tronchi degli alberi.
7. Si potrebbero aggiungere delle altre decorazioni agli alberelli, come ad esempio dei fiocchi o cucire delle perle.
8. Per fare l'erba: prima incollate due fogli di colore verde chiaro e scuro insieme, facendoli combaciare. Poi, ricavate delle strisce sottile da questo doppio feltro e attorcigliatele su se stesse con la colla. Applicate "le girelle" dopo aver posizionato gli alberelli. magari con qualche perla extra.


Spero che l'idea vi sia piaciuta e che magari vi ispiri a pensare ad un fermalibri a tema. 

psssss: partecipo al linky party di Laura:



Eleonora

giovedì 7 febbraio 2013

Veggolato in rosa

Il rosa non è da me ma, avendo voglia di tentare una ricetta della mia amica foodblogger Mariangela (A little place to rest) e visto che San Valentino è alle porte...tanto vale rivisitare un suo esperimento (non me ne voglia) magari a tema. Il veggolato di Mariangela, infatti, è un'ottimo dolce da colazione senza pensieri: light, vegano e cioccolatoso. Ma perché non provare a dargli un piglio vezzoso?



La ricetta con il semplicissimo procedimento lo trovate qui, io ho solo lavorato di fantasia per la decorazione. Ebbene, ho ritagliato dalla torta delle forme a cuore (o quasi) per poi effettuare due tagli in orizzontale e farcirle con la crema pasticcera. Nella ricetta del veggolato di Mariangela è prevista la farina di cocco, perciò una volta fatta la crema e raffreddata l'ho addensata aggiungendone un po'... con delle gocce di colorante rosso per ottenere un bel rosa. 



La base può essere ovviamente sostituita con una torta al cocco o la vostra torta preferita e anche la farcitura può essere sostituita . Be' io ho scelto un dolce "light" perché ho pensato che a San Valentino di dolcezza ce ne fosse anche troppa!

                        

Eleonora

martedì 5 febbraio 2013

"Ah, l'amour!" (ovvero un biglietto per San Valentino)

Ah, l'amour! 
Esordisco con un sospiro e un briciolo di romanticismo. San Valentino è alle porte: siate melliflui e mettete a tutto volume Yves Montand o Edith Piaf. 
A parte gli estremi (anche se io vado matta per Yves Montand),sento già vocine sul consumismo del giorno di San Valentino, il commerciale, i cuoricini, le rose recise. Per carità, tutto vero. Se non lo fosse, i baci Perugina non avrebbero mercato. Ma non scadrò nell'acidume da zitella e ricambio con un bigliettino veloce da fare, quanto divertente. Da regalare, con il cuore possibilmente. 
Infatti, all'interno nasconde una sorpresa, con un gioco di intaglio un po' inaspettato.



Ecco come realizzare questo biglietto per innamorati "last-minute".




























Questo Natale ho trovato all'IKEA degli scotch colorati con varie fantasie sul rosso, con una trasparenza molto simpatica. Con questi ho ricoperto un ritaglio di cartoncino e ricavato dei cuoricini con le forbici, dopo aver tracciato la sagoma sul retro del cartoncino. 

Successivamente li ho incollati all'interno di un cartoncino piegato per fare un biglietto cercando di allinearli. 


Per fare la scritta ritagliata, ho appoggiato in controluce il bigliettino chiuso e tracciato la scritta "LOVE" disegnando una lettera per ogni cuore.

Ho proceduto a ritagliare col taglierino le lettere. Se dovesse rimanere un po' di matita, dopo il ritaglio cancellate con una gomma delicatamente. 





Ho aggiunto anche qualche decorazione con gli scotch che ho utilizzato per "coprire" i cuori...ed il gioco è fatto. 


Eleonora

pssss: con questo post partecipo al Linky Party a tema de "la Gatta sul Tetto" e di "My little inspirations":

My Little Inspirations

martedì 29 gennaio 2013

Round-up di premi

Questo post sarà faticosissimo da leggere, ma è tutta colpa mia. Della mia solita pigrizia e del fatto che non ho ringraziato per tempo coloro che mi hanno dedicato un premio. E che quindi, in maniera adorabile, hanno avuto un pensiero per me. Riconoscenza e commozione.
D'altro canto, ci ho messo un po' perché i premi li prendo molto seriamente: se un pensiero è stato espresso per me, io voglio altrettanto essere all'altezza rigirando i premi in maniera ponderata. 

E annamo. (così, per sdrammatizzare) 

- Ringrazio Lucycreativa per il premio Leibster Award che ho ricevuto già in passato, ma non per questo apprezzo meno il suo pensiero per me. 

- Grazie a Nonna Peppa Carbone per il premio "I love my followers" creato da Una fetta di Paradiso e che dedico a tutti i miei followers. Perciò, se gradite, consideratelo vostro. Colgo l'occasione per ringraziarvi tutti per i vostri costanti feedback: fate la differenza, credetemi. Da quando sono entrata nel 21esimo secolo grazie ad uno smartphone, sono felicissima di leggere immediatamente i vostri commenti e rispondervi. 





- Ringrazio Silvia per il premio Cutie Pie e sono davvero contenta che la mia grafica sia apprezzata: mi diletto ogni tanto con Photoshop e sono contenta che il mio blog risulti chiaro e di facile lettura. Con piacere, infatti, ho appreso che questo premio, creato da Anna de La creatività di Anna  si assegna a 10 blog che riteniamo carini e con dei contenuti altrettanto adorabili. 



Masdames et Messieurs, voilà les blogs choisis:

- Mammatua
- La civetta chiacchierina
- Il solletico nel cuore
- La tata delle torte
- Fairy Creativa
- Acquarelli di Parole
- So cute things
- Handmade by Giò
- Oggi mi sento creativa
- Piccola Bottega di Grazyna e Alessio


- Ancora grazie alla Tata delle torte, alias Daniela, che mi ha donato il premio "I love your blog" che include anche una serie di domande a cui rispondere e di rigirarlo a dei blog con meno di 200 followers. Io ne ho scelti 3 dato che non ho trovato indicazione sul numero.




Premetto che sono in difficoltà su una metà delle domande, nel senso proprio di disagio perché non so che rispondere. Sempre in difficoltà: anche nei test e nelle vecchie catene nei diari alle medie.


1. Qual è la tua rivista preferita?
Non seguo riviste cartacee perché la mia informazione passa in gran parte per il web. L'unica rivista vera e propria che seguo online è Foreign Policy, ma per interessi "para-professionali". Anche perché, dati i recenti trascorsi per la tesi, la parola rivista mi fa venire l'orticaria...
2. Qual è il tuo cantante preferito?
Franco Battiato. Adesso è il suo momento poi vedremo quale fase musicale attraverserò. Rimane sempre un debole per la nota malinconica di Billie Holiday e per il mood di Ella Fitzgerald. Oltretutto, ho dei passati metallari e rock: sapevatelo.
3. Qual è il tuo prodotto di make up preferito?
Ecco, l'aiuto del pubblico dov'è???? 
4. Qual è il tuo film preferito?
"L'appartamento" di Billy Wilder. Sotto le coperte, anche 20 volte all'anno (oh, è tanto per un film), con un sorriso di tenerezza stampato sulla faccia. Se potete e non l'avete ancora fatto, vedetelo in lingua originale. 
5. Qual è la tua youtube guru preferita?
Aiuto: missing.
6. Dove ti piace vivere?
Be' io ci metterei un condizionale. Penso in una città stimolante che cambia da quartiere a quartiere, non con una sola personalità ma tante. Con un po' di storia, tanta arte e intrattenimento, di quello buono. Ci deve essere: un vecchio cinema che fa film in bianco&nero e popcorn al burro, un parco con alberi centenari sotto cui leggere un libro, un fiume (ed un lungofiume), un museo di fotografia. 
7. Quante scarpe possiedi?
Diciamo che sono più varie di quelle di Puffetta che si accontenta di un decolleté giallo per tutto l'anno, ma non scendo in eccessi. 
8. Qual è il tuo colore preferito?
Il rosso.
9. Indica i tuoi tre cibi preferiti: morirei (letteralmente) per una buona parmigiana, un raviolo fatto in casa burro e salvia, un' assiette di formaggi francesi con un bicchiere di vino bianco. 


I blog "eletti" e che di conseguenza lovvo (passatemi il termine adolescenziale che il test mi ha indotto) sono: 

- Mammabook , un blog che leggo sempre con tanto piacere per la creatività, le idee e lo spirito di Silvia;
- Riciclattoli (e dintorni), mai titolo di un blog fu più azzeccato e posso perdermi tra le creazioni coloratissime e riciclose;
- Fiori in testa, le illustrazioni di Francesca sono semplicemente adorabili e le sue idee...non sono assolutamente da meno.

Ancora grazie e...mi rimane da trovare un posto ai premi nel blog che possa valorizzarli.

Eleonora

venerdì 25 gennaio 2013

Maschera di Carnevale last-minute

Carnevale è nell'aria. Non mi riferisco ad un'immagine poetica o alla vicinanza temporale del Martedì Grasso, quanto piuttosto all'odore di dolci fritti in casa. Da qui al 12 febbraio, mia madre si scatena e io ne pago le conseguenze. Ma d'altronde mi metterò anche io presto ad impastare qualcosa in vista di Carnevale.
Nel frattempo ho ritrovato dimenticata in un cassetto una semplice maschera nera, quelle di cartoncino che coprono solo la parte superiore del visto. Così può essere usata per travestirsi:

1) Diabolik
2) Robin 
3) Cat Woman (con un paio di orecchie allegate)
4) Zorro
Insomma, non c'è male. Ma io non metterò nessuna tutina aderente o varie calzamaglie per poterla valorizzare. Perciò ho pensato di decorarla con un po' di materiale che avevo in casa ottenendo, con poco più di qualche euro e una mezz'ora di lavoro, una maschera un po' chic da sfruttare per una festa all'ultimo minuto. Certo, un bell'abbigliamento creativo o una maschera originale sono sempre apprezzati, come quelle confezionate da mia madre. Le sue erano sempre unisex: le portava mio fratello e poi le passava a me. Non che la cosa mi dispiacesse, anzi. Diciamo che il travestimento da principessa è durato circa un paio d'anni all'asilo: non era molto nelle mie corde e il vestito da lupo (quello di Cappuccetto Rosso) cucito per mio fratello era davvero uno spettacolo. E poi, quale bambino aveva un vestito da lupo???

Oltre alla mascherina di base, ho usato: sticker creativi color oro e bianco (si trovano in bustine di diverso colore, spero siano visibili dalla foto), perle bianche, filo argentato (cioè lo era, poi si è ossidato - argh-), nastro dorato (riciclato), un fermacampione, filo di cotone color oro. Spesa totale stimata 4/5 euro. 


Il risultato è il seguente. Ho semplicemente applicato gli sticker come più mi piaceva e aggiunto una decorazione fatta con le perle.


Per fare la decorazione, ho infilato le perle sul filo argentato e dato la forma che preferivo prima di attorcigliare le estremità libere per fissare. Poi, ho attorcigliato (perla - perla) il filo dorato. Infine, ho fissato il tutto con il fermacampione e aggiungendo un nastro dorato, dopo aver praticato un piccolo foro sulla maschera con un punteruolo. 


Un'idea last-minute...altrimenti, travestitevi da lupo! :)

Eleonora

P.S: Partecipo allo "share your link" di Laura proprio qui!